Preg.ma On. Meloni, seguitiamo a contattare in primis lei, essendo lei in questo momento il massimo referente del potere legislativo. Segnaliamo però che tali comunicazioni vengono mandate p.c. sia all’ On. Salvini che al Sen. Gasparri, che ultimamente si sono vivacemente distinti nello stigmatizzare l’ operato di certa magistratura, circa la conseguente necessaria severa punibilità dei magistrati che sbagliano, dolosamente e pervicacemente. E anche all’ On. Vannacci, distintosi ultimamente per apprezzabile indipendenza di pensiero.
Diamo quindi qui sintesi delle appassionate e interessanti opinioni dei cittadini elettori e lettori dei 3 siti in oggetto. Ovviamente non di tutti i cittadini lettori, ché sarebbe impossibile, ma di coloro che si sono confrontati con lo scrivente, le cui opinioni particolarmente severe hanno comunque il carattere della uniformità. Per cui è lecito supporre che siano molto diffuse. In ciò confermati dai sondaggi che vedono il consenso e l’ apprezzamento dei magistrati ai minimi storici. Cioè quasi nullo, equiparando la quasi totalità (tranne sparute eccezioni) degli stessi (al pari di molti politici e burocrati) addirittura ad una degenerata casta di astuti efferati delinquenti. Così almeno si esprimono convintamente i cittadini lettori.
La prima cosa che i cittadini lettori notano nell’ esaminare la documentazione presente nei 3 siti
www.arteetangenti.com
www.ilmostrodifirenze.com
www.casigiudiziari.it
è che siano tutti e tre connessi tra loro, giacché mettono a fuoco aspetti diversi, ma complementari, perché miranti ad un unico scopo. Tre aspetti che riguardano una ben organizzata corrotta ristretta casta di potere che agisce ai danni della collettività. Un “sistema” di tangenti e ruberie ben documentate, realizzate dal mondo politico (comprendendo in questi anche funzionari degli Enti pubblici), e ben protette da gran parte della magistratura. In detta documentazione appare acclarata per i cittadini lettori la protezione di questa articolatissima organizzazione politico-giudiziaria da parte della setta esoterica della Rosa Rossa, di cui la parte corrotta della politica è il suo braccio operativo, e la parte corrotta della magistratura il suo braccio armato. Qui di seguito l’ analisi dettagliata delle opinioni dei cittadini lettori.
A) Nel primo sito www.arteetangenti.com i cittadini lettori ed elettori vedono dai documenti che quasi ovunque giri denaro pubblico vi sia corruzione, a tutti i livelli. Dal periferico al centrale. E ciò a prescindere dal colore politico. Ciò è dimostrato a livello locale da conoscenze e constatazioni dirette e personali, e a livello centrale dalla inerzia che ha sempre accompagnato ed accompagna un’ azione politica che proclami di voler resettare la corruzione, o dall’ arrogante ipocrisia di chi addirittura nega i fenomeni corruttivi. Facendo un’ analisi imparziale ed obbiettiva, non è sfuggito ai cittadini lettori il fatto che anche Lei in passato, quale allora Presidente del suo solo partito, e quindi con impegni assai inferiori agli attuali, non ha dedicato tempo a ricevere ed ascoltare delucidazioni sulla trasversale corrotta situazione locale, né ha mai pensato di delegare a ciò un suo collaboratore, anche di secondo livello. Con pari obbiettività i cittadini lettori leggono documentata la stessa cosa per tutti gli altri partiti. Infatti localmente il malaffare e l’ illecito, che caratterizzò gli anni del centrosinistra, è proseguito con gli stessi uomini e presumibilmente metodi con il successivo centrodestra. I cittadini lettori riflettono su questi aspetti, e fanno un ulteriore semplice ragionamento: che cioè – stando alla documentazione e a quanto captato – la corruzione: A) impoverisce lo Stato del 60% (se partono erogati € 100, ne arrivano alla fine da utilizzare per la collettività solo € 40), e B) necessita di disporre nei posti chiave di persone compiacenti e corrotte per oliare il “sistema”, quasi indipendentemente dal merito. Queste considerazioni, unitamente alla forte pressione fiscale e alla ripetizione ossessiva del recupero dell’ evasione (vedi anche oltre), genera diffuso nervosismo e perplessità. I cittadini lettori hanno anche ben presente che i bilanci dove gira denaro pubblico pur nominalmente pubblici, non sono accessibili se non per la sola sintesi di contabilità numerica, ma non per le relative fatture e relativa documentazione, voce per voce, che permetterebbero di verificare se i bilanci siano veri o falsi. Ciò accresce disagio e nervosismo, essendo la cosa vista come l’ ennesima forma ipocrita di esercizio del potere.
Nelle discussioni che la lettura dei 3 siti ha alimentato, ci sono spunti interessanti cui è opportuno solo brevissimamente accennare, ma non diffusamente trattare, visto che volutamente concediamo poco spazio a tale argomento, spunti però che servono a capire meglio anche quanto pubblicato nei siti. Essi vertono sulla constatazione che per tutto l’ anomalo XX secolo (2 guerre mondiali e continua latente conflittualità) si sono succedute tre forme di organizzazione socio-politica (Hitler, Stalin, UE) solo in apparenza antitetiche, ma assolutamente identiche nel fine perseguito: il dominio di ristrette caste corrotte e depravate su masse ipocritamente ingannate. E, a parere della maggior parte dei cittadini lettori, delle tre forme, l’ ultima è certamente la più corrotta perché la più subdola e astuta. E’ quindi opportuno sottolineare come il nostro “sistema” in mille e mille modi cerchi di imbonire ed ingannare impedendo o fuorviando la riflessione dei cittadini, usando le argomentazioni più accattivanti e formalmente giuste, che però nel tempo vengono contraddette da fatti concreti.
Perplessità ad esempio ha suscitato la indicativa documentazione relativa alla vicenda dell’ Italia dei Valori (Sen. Di Pietro), Movimento che – nato ai tempi del www.arteetangenti.com – ebbe un indice di gradimento iniziale altissimo e trasversale (un po’ come l’ inizio del M5S), Movimento che – veniva inizialmente detto e propagandato – doveva basarsi su A) equidistanza tra i 2 poli, e B) rispetto della legalità (parola di per sé ambigua, perché negli USA pagare tasse su vasta attività commerciale al 12% è legale, in Italia sarebbe [vessatoria] evasione fiscale). Nè fu mai possibile appurare se lo strano Sen. Di Pietro fosse a sua volta strumentalizzato ed ingannato dal cerchio magico, o fosse egli stesso partecipe del malaffare, come di seguito illustrato. Infatti l’ apparente ossequio a verità e giustizia (base imprescindibile a parere dei cittadini lettori di qualsiasi buona azione politico-giuridica) nel giro di tre mesi fu ampiamente sconfessata da molteplici sconcertanti fattori: la totale inerzia circa la tangentopoli musicale, la pari inerzia circa la documentatissima tangentopoli per la ricostruzione post-terremoto, e la disdicevole o criminale copertura della vicenda legata al giro di giovani prostitute dell’ est, che aveva comportato l’ arresto di taluni vertici locali. Situazioni nel Movimento/partito che determinarono l’ immediata fuoriuscita dal Movimento di vari iniziali entusiastici simpatizzanti. Sta di fatto che il Movimento – che inizialmente sembrava essere improntato a correttezza e trasparenza – si rivelò improvvisamente e rapidamente una cloaca putrida al pari di altri.
Comunque, la ambigua vicenda Di Pietro/Italia dei Valori, pur lontana nel tempo, può essere applicata all’ oggi. I cittadini lettori si chiedono infatti se l’ attuale inerzia nell’ affrontare di petto il problema corruzione (nel binomio politica/magistratura) sia dipesa da pressioni di nuovi cerchi magici che agendo nell’ ombra rallentano e pongono ostacoli, o da astuzia e doppiezza personali che coprono reali fini ed intenti. I cittadini lettori ed elettori attendono pazientemente prima di dare valutazioni certe e definitive, ma constatano che finora le attuali forze di governo pochissimo hanno fatto per colpire la vastissima corruzione del “sistema” giudiziario italiano. E auspicano un reset severo e draconiano.
I cittadini lettori ovviamente sanno di dover fare una critica aspra e severa a 360°, perché mai nessuna forza politica ha finora osato operare chirurgicamente sul corrotto sistema giudiziario, anzi talune tuttora proseguono nella difesa d’ ufficio dell’ indifendibile, quasi a confermare tassi di sfacciata ipocrisia nel proprio DNA. Che dire infatti di coloro che si atteggiano a sensibili difensori dei problemi sociali degli ultimi, quando poi si dichiarano figli più o meno diretti, vicini o lontani della esperienza della ex-URSS, rivelatasi in verità l’ennesimo esperimento di una casta corrottissima che sfruttava le masse sottoposte, e ingannava le non sottoposte?
I cittadini lettori auspicano, di fronte ad una moralità pubblica (politici, magistrati e affini) scesa – documenti alla mano – a livelli vergognosamente bassi, che ci sia un radicale rinnovamento attraverso un Movimento trasversale di gente pensante ed onesta, che obblighi a resettare al più presto tutto il marciume presente. Movimento in cui il più piccolo aderente si dovrà impegnare ed attivare con tutti i mezzi a sua disposizione per perseguire verità e giustizia, condizioni essenziali per ogni buon convivere sociale.
B) Nel secondo sito www.ilmostrodifirenze.com i cittadini lettori hanno compreso alcuni elementi essenziali: A) quale sia il superiore potere che controlla il potere politico-giudiziario. Il sito infatti getta alcune luci sulla setta esoterica della Rosa Rossa (mostro di Firenze/delitto Narducci), le cui indagini si arenarono per 2 logici motivi. B) Gli attuali equilibri sono possibili solo se c’è forte corruzione nella chiesa (cattomassoneria). C) la non azione della Procura Generale circa la articolata triplice racc AR (10a 12a 14a Integrazione di www.casigiudiziari.it), nei fatti ha evitato di colpire la cupola, permettendo così alla setta di seguitare a facilmente agire attraverso il potere politico-giudiziario. Se tale deprecabile inerzia sia stata frutto di sola colpevole ignavia o di lucido atteggiamento criminale, al cittadino lettore non è dato sapere, perché al cittadino non è dato potere di fare indagini, interrogatori, acquisire documenti, etc etc. Però, agli occhi dei cittadini lettori ed elettori, necessita un reset totale, salvo dimostrazioni dei singoli magistrati di coerente estraneità a qualsivoglia malaffare, attraverso un documentato corretto operare negli anni. Cosa secondo i cittadini lettori molto improbabile: quasi impossibile.
C) Nel terzo www.casigiudiziari.it i cittadini lettori evincono sostanzialmente due aspetti, entrambi molto gravi [oltre alle evidenti forzature e scorrettezze dell’ operato dei singoli magistrati di cui si farà cenno al punto D) e di cui già si è trattato in precedenti Integrazioni, forzature quasi tutte mosse presumibilmente da convinzioni ideologiche o di altra natura]: si diceva che i cittadini lettori evincono sostanzialmente due aspetti molto gravi: il primo circa il presunto agriturismo, preservato e mai lambito da indagini, a quanto risulta in Atti. Per cui l’ opinione diffusa che i cittadini lettori si sono fatta anche captando voci insistite e ricorrenti, è che esso (e probabilmente non solo esso) sia o sia stato luogo di indegni sollazzi della corrotta casta. Le mancate indagini – come testimoniato dalla documentazione acquisita e immessa in rete – già dipingono questo aspetto di tinte inquietanti, cui si aggiunge l’accavallarsi di voci – che il cittadino lettore non ha il potere di verificare avendolo dovuto fare quella magistratura che invece ha omesso di farlo – su presumibile utilizzo di droga, e su magistrate dalla doppia vita, cioè dedite alla prostituzione di alto bordo durante le ore notturne, oltre che percettrici di tangenti, atte ad ogni tipo di accomodamento di indagini e processi, e di ricatti di giovani donne ignare, adescate e sfruttate per l’ indegno sollazzo della casta. Che siano voci vere o non vere (cosa che il cittadino lettore – torniamo a dire – non ha il potere di verificare essendo questa una prerogativa della magistratura e affini), esse però sono fortemente plausibili vista la totale carenza di indagini in Atti, ed il marcioso contesto generale. La complessiva situazione appare assolutamente insostenibile, agli occhi dei cittadini lettori.
La seconda cosa che emerge dalla consultazione del sito www.casigiudiziari.it è la assurda legislazione italiana in materia di famiglia, che subdolamente incentiva ogni forma di conflittualità, basso interesse, separazione e divorzio, pianificando quindi lucidamente la dissoluzione conflittuale della più antica cellula base del convivere sociale. E anche questo viene percepito come cosa assolutamente vergognosa, sia per i politici che la avvallarono e l’ avvallano; sia per quei magistrati che non si limitano ad applicare un complesso di norme già di per sé disdicevoli e squilibrate, ma che forzano ancora di più il tutto onde scardinare completamente l’ istituto familiare; sia di coloro che preposti a vigilare sulla moralità della cosa pubblica, nulla dissero e nulla fecero. Una pianificata cancrena voluta e perseguita, quindi che sta lentamente erodendo l’ intero corpo sociale. Ciò peraltro è in linea con quanto accennato al punto B), perché è infatti evidente che alta conflittualità e risentimento ampiamente diffusi danno più potere a quella setta a cui ampi settore della magistratura sembrano asserviti.
D) Rimane ancora da riportare l’ opinione dei cittadini lettori sulla magistratura, e in particolar modo sulla Procura Generale. Il problema appassionatamente discusso e ampiamente approfondito è se la Procura Generale dell’ Umbria quanto a malaffare e delinquenzialità sia solo attore debole e passivo, e sostanzialmente inadeguato negli uomini che la compongono, o se sia soggetto attivo e pienamente connivente. Dalla lettura dei documenti messi in rete, i cittadini lettori hanno potuto trovare che un Procuratore Generale in persona si è attivato quale PM in uno dei tanti pretestuosi e falsi procedimenti per diffamazione, “omettendo” di leggere la documentazione prodotta attestante illeciti accertati, di fatto proteggendo tangenti e falsi in bilancio. Ciò, assieme alle già citate mancate indagini relative alle tre racc AR inviate al Procuratore Generale, sembra far propendere per un coinvolgimento attivo della Procura Generale nell’ illecito, e di conscia protezione del vario delinquere. E questa convinzione, unitamente ad un potere vasto e incontrollato esercitato a tratti con arrogante sprezzo, e a stipendi più che ragguardevoli, genera un diffuso nervosismo ed irritazione nei cittadini lettori, che auspicano il reset totale di tanto marciume. Stessa reazione per altri elementi che comprovano il coinvolgimento passivo o attivo (non si è mai capito bene) in fenomeni delinquenziali di taluni alti magistrati della Procura Umbra. Per cui è molto difficile sostenere la semplice colposa convivenza della magistratura con l’ illecito e il malaffare, quanto tutto sembra propendere verso un doloso coinvolgimento degli alti magistrati nell’ illecito e nel criminale. Almeno, ciò è quanto fortemente opinano i cittadini lettori ed elettori dalla lettura complessiva della documentazione. A ciò si aggiunga la convinzione dei cittadini lettori che in tale situazione così gravemente compromessa non possano non girare copiosamente tangenti e bustarelle, in omaggio al fatto che nessuno fa niente per niente, soprattutto se si deve operare in modo potenzialmente rischioso, quale la copertura sfacciata e prolungata del malaffare e di operazioni criminali.
E’ inoltre opinione diffusa dei cittadini lettori che il CSM sia la cupola centrale che protegge tali situazioni periferiche: è infatti difficile pensare ad un CSM e a chi lo presiede scioccamente passivi o stolidamente inconsapevoli, quanto piuttosto lucidamente collusi, almeno in parte se non in toto. Certo, tutto può essere, ma la cosa appare molto difficile e illogica. I cittadini lettori sono molto infastiditi da certa ostentata e reiterata arrogante doppiezza.
A questo punto vale la pena spendere qualche parola sul Procuratore un tempo più famoso d’ Italia, il dott. Borrelli, di cui, essendo oramai defunto, si può dire ogni bene, per 2 episodi che ne delineano la discutibile moralità.
Il primo relativo ai bilanci del Conservatorio di Milano (c’è già traccia di ciò nel www.arteetangenti.com). In breve, i docenti organizzano una tournee in Giappone, per la quale vengono stanziati fondi. La tournee viene annullata, i docenti chiedono che la somma venga utilizzata per altra attività musicale. Non ottengono risposta. Chiedono informalmente a cosa siano stati destinati i soldi. Non ottengono risposta. Portano la cosa in Consiglio Docenti, come da Legge. Non ottengono alcuna chiara risposta. Allora i vivaci ma concreti milanesi fanno esposto alla Procura, proprio nei giorni in cui il Borrelli pontificava chiedendo collaborazione ai cittadini onde avere segnalazioni di irregolarità amministrative. Ma il proseguio è diverso dalle attese. L’ estensore dell’ Esposto viene repentinamente prelevato la mattina alle 08.00 circa da una Volante e caricato in mezzo a 2 carabinieri, tanto che condomini e passanti presenti pensano trattasi di un arresto. Viene tradotto davanti al Borrelli che va in escandescenze dicendo che la Procura non può occuparsi di illazioni. Il docente ferrato giuridicamente contesta il Procuratore, dicendo che è stato seguito tutto l’iter previsto dalla Legge, ma che i bilanci richiesti non sono stati prodotti. L’Esposto vaga per alcuni anni di PM in PM, finché senza alcuna indagine sostanziale non ritorna al Borrelli che lo archivia.
Il secondo episodio (anch’esso già in www.arteetangenti.com) è relativo allo scrivente. Che dopo una segnalazione inviata alla Procura di Milano per collusioni nazionali delle amministrazioni dei Conservatori, si vede arrivare una sprezzante lettera dello stesso Borrelli in cui il sottoscritto viene apostrofato come “sedicente prof. s.r.”. Ora, stante il fatto che nel vocabolario sedicente significa “colui che presume di essere ciò che non è”, e stante il fatto che il sig. s.r. non presumeva ma era s.r., la qualifica fu rimandata al mittente, ma non tanto per i dati anagrafici (il Borrelli era certamente il Borrelli) quanto per l’ immagine di severo censore che il Borrelli voleva dare di se stesso, ma che certamente non gli era propria.
Un’ ultima annotazione relativa al Procuratore Generale di Perugia, circa il presunto dossieraggio o spionaggio su conti correnti bancari (“è un verminaio”) alla Direzione Nazionale Antimafia, che il dott Mieli giornalista e storico di lungo corso e navigata esperienza aveva pubblicamente stigmatizzato quale “bolle di sapone”, suscitando la replica del Procuratore che avvertiva “chiunque parla di bolle di sapone… ne risponderà nelle sedi giuste”. I cittadini lettori però, al di là di tale schermaglia, hanno invece apprezzato il commento a caldo del dott. Feltri, anche lui giornalista di lungo corso e navigata esperienza, il quale non capiva il perché di tanto agitarsi, se non – eventualmente – per qualche fastidiosa invidia generata dalla pubblicazione di detti conti, visto che se i denari spiati erano di provenienza lecita e poi usati lecitamente, nessuno avrebbe mai potuto essere oggetto di ricatti, salvo quei casi (si spera pochissimi) di soggetti gaudenti e/o pervertiti. Solo quindi se i denari fossero invece stati di provenienza illecita o usati illecitamente, avrebbero causato ovvia agitazione dei correntisti spiati perché perseguibili penalmente. E della spiata la collettività avrebbe dovuto esserne grata, avendo permesso all’ autorità inquirente di mettere mano sul malaffare. I cittadini lettori quindi sono rimasti perplessi per l’ uscita del Procuratore Generale di Perugia (“è un verminaio”), che è sembrata più una preoccupata e nervosa difesa a tutela dell’ illecito, che una difesa di ciò che è lecito. Almeno, questa è stata la diffusa opinione dei cittadini lettori. Se errata o no, non sta a chi la riporta lo stabilirlo.
I cittadini lettori ed elettori infine auspicano pene severissime nei confronti dei magistrati dolosamente e reiteratamente colpevoli (essendo cittadini come e più degli altri), pene che contemplino il solo pernottamento nelle patrie galere e il diurno utilizzo di tali indegni e pericolosi magistrati in lavori socialmente utili, onde rieducarli. Inoltre i cittadini lettori ed elettori vogliono anche fermamente che – vista la gravità estrema di certi delinquenziali comportamenti – la pena sia retroattiva di almeno 5 anni. E che ciò sia di monito ai futuri.
CONCLUSIONE: i cittadini lettori ed elettori auspicano fermamente che la on. Meloni, attuale detentrice del potere legislativo, si dia da fare e resetti e faccia resettare il lurido marciume che appare dalla documentazione immessa nei siti, dalla base ai vertici. E lo faccia con atti concreti, con una lotta radicale e concreta alla corruzione, cessando di esternare buoni ma infruttuosi propositi e belle parole, ma facendo seguire il tutto da atti concreti e tangibili, suoi e del governo che presiede.
Distinti saluti.
09/01/2025.